In copertina empatia, creatività, consapevolezza, pluralismo, alleanza, inclusione e lavoro le parole chiave individuate dagli autori per un’edizione dedicata a riflettere sugli effetti della pandemia che sta rivoluzionando le aziende e la vita delle persone per cogliere le traiettorie della rinascita
Con questa uscita, il trimestrale diretto da Maria Emanuela Salati intende accogliere il 2021 con temi che sappiano guardare lontano e abbracciare le nuove sfide della funzione HR: inclusione (che supera il concetto di diversity) ed equità, nuovi modelli di leadership e nuove solidarietà organizzative, umanesimo digitale ed alleanze intergenerazionali, intelligenza collettiva come nuovo potenziale dell’organizzazione e responsabilità distribuite, interculturalità e libertà individuali. Insomma tutto quanto possa spingere a un approccio alle tematiche organizzative nuovo: inclusivo, aperto e compòsito.
Ed è l’articolo di apertura di Kazuo Inumaru e Margherita Minoretti che svela il senso e il coraggio della scelta dei temi di copertina.
La rinascita dopo il Covid-19 non sarà, però, inclusiva, nonostante le dichiarazioni ufficiali in senso contrario; le ineguaglianze e le ingiustizie è molto probabile che addirittura aumentino. Basti pensare alle ristrutturazioni di massa che le aziende di tutto il mondo si apprestano a compiere nei prossimi mesi e sarebbe utopistico escludere il rischio della precarizzazione dallo scenario futuro. Possiamo però utilizzare questo periodo turbolento come epoca di trasformazione di alcuni valori
Alla luce di una pandemia che ha segnato profondamente singoli, imprese e società civile, oggi le aziende stanno vivendo una vera e propria rivoluzione. Nel numero abbiamo voluto dar conto delle tante e forti discontinuità che sta attraversando il mondo del lavoro e che vedranno la funzione HR in prima linea.
Le aziende sempre più decentrate e virtuali, ben oltre lo Smart Working. La ricerca di un modello sostenibile di impresa. L’importanza dei temi legati al benessere e alla salute in azienda. Il tema delle competenze e soprattutto le nuove responsabilità e priorità del ruolo HR di fronte a tutto questo e la qualità della classe dirigente
Temi che confluiranno nel 50mo congresso dell’Associazione, di cui la rivista ospita il lancio.
Ecco gli autori che hanno contribuito qui elencati in ordine di pubblicazione Isabella Covili Faggioli, Maria Emanuela Salati, Kazuo Inumaru, Margherita Minoretti, Enrico Giovannini, Matilde Marandola, Lella Golfo, Gilda Serafini, Francesco Seghezzi, Luca Mazzucchelli, Raoul Nacamulli, Bruna Nava, Julio Gonzalez, Agostino Santoni, Laura Torretta, Maria Caterina De Blasis, David Trotti, Claudia Tondelli, Paolo Grue, Riccardo Procacci, Carlamaria Tiburtini, Arturo Maresca, Enzo Morrico, Franco Raimondo Boccia, Irma Belardi, Isabella Candeloro, Chiara Manfredda, Andrea Fioni, Nicola Rossi, Gabriele Gabrielli, Luca Villani, Alfonso Orfanelli, Fabrizio Giorgilli, Elena Panzera, Umberto Frigelli, Paolo Iacci, Francesco Rotondi, Andrea Martone, Gian Carlo Cocco, Chiara Montanari, Sonia Rausa, Adriana Velazquez e Rita Melcarne.
Direzione del personale non è venduta in edicola ma spedita gratuitamente ai Soci AIDP e inviata per abbonamento ai non soci. Con le sue 5.000 copie è oggi in Italia la più letta rivista del settore oltre che il trimestrale con più lunga storia nel panorama della letteratura manageriale italiana. La stretta collaborazione tra il comitato di redazione e le sedi regionali dell’Associazione Italiana per la Direzione del Personale garantiscono un osservatorio permanente nel settore unico in Italia – www.aidp.it
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