A partire da alcuni dati, una riflessione sul ruolo del benessere psicologico in azienda e sulla trasformazione culturale necessaria a includerlo nella vita organizzativa, con uno sguardo al ruolo HR, strategico per questo cambio di paradigma
Quanto incide la dimensione psicologica sulle persone e le aziende?
L’OMS ci dice che il costo globale della salute mentale dovuta alla perdita di produttività, alle assenze e al turnover dei talenti è di 2.500 miliardi di dollari l’anno, mentre una previsione al 2030 del World Economic Forum, informa che entro quell’anno si arriverà addirittura a 6.000 miliardi di dollari annui.
Al di là dei costi, le aziende che non pongono il benessere psicologico al centro perdono la possibilità di intercettare talenti, trattenere persone di valore, creare un ambiente di lavoro sano e inclusivo, offrire iniziative concrete di supporto alle persone, garantire spazi sicuri in cui esprimere emozioni e vissuti. In una parola: perdono valore, qualsiasi sia la sua forma.
Eppure quante sono le realtà lavorative in cui le persone si sentono libere di alzare la mano e dire “io vado dallo psicologo”? Il supporto psicologico è ancora oggi un tabù, visto come una prerogativa di chi sta male, piuttosto che uno strumento utile anche a coloro che vogliono migliorarsi, conoscersi o potenziare le proprie risorse.
La differenza la fa la cultura organizzativa: una cultura che include le emozioni, che considera la salute come integrazione di corpo e mente, che non separa la dimensione lavorativa da quella personale.
Per arrivare a questo cambio di paradigma è strategica la funzione HR, che deve necessariamente evolvere verso una maggiore umanità, l’unica che può fare la differenza anche a livello di business. Ecco allora che serve attenzione e sensibilità alle dinamiche relazionali, psicologiche e, a tratti, anche antropologiche: il prendersi cura diventa driver e la funzione HR evolve verso una dimensione comunitaria, di sensibilizzazione e inclusione
Come Mindwork accompagniamo il nostro servizio di supporto psicologico nelle aziende affiancando le e gli HR Leader nella strutturazione di una mental health strategy che prevede iniziative di formazione e psicoeducazione, supporto alla comunicazione interna ed esterna e attività di follow-up che consentono di “parlare” all’intera popolazione organizzativa. Solo una strategia integrata e un ruolo attivo da parte delle e degli HR permette, infatti, all’azienda di operare quel cambio di paradigma necessario per attingere al valore nascosto nel benessere psicologico. Ed è questo il più grande investimento per il futuro.
Biancamaria Cavallini
Psicologa del lavoro
Customer Success Manager di Mindwork
www.mindwork.it/business
Mindwork ti aspetta al 50° Congresso Nazionale AIDP, fino al 21 maggio: #Ripartire nuove organizzazioni per nuove persone.
In particolare al workshop Il ruolo del benessere psicologico per l’azienda: stare nell’oggi, guardare al futuro che si svolgerà giovedì 6 maggio e mercoledì 12 maggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30.
Insieme a Biancamaria Cavallini Customer Success Manager di Mindwork ci saranno Martina Ganzarolli Director HR & HSSE di E.on Italy, Silvia Brusatin Responsabile Commerciale di Mindwork e Claudio Fumaroli AIDP
La partecipazione è riservata ai partecipanti del 50° Congresso AIDP
congresso.aidp.it/
#AIDP2021
Se non ti sei ancora iscritto/a al Congresso, fallo subito!
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