Il Manager Formatore: immaginare le competenze del futuro

In un contesto in cui l’unica certezza è l’incertezza, la conoscenza è l’asse portante di ogni strategia lungimirante. La creazione di un ambiente favorevole all’apprendimento diventa una responsabilità diffusa, condivisa dall’HR con il management di linea, che assume sempre più il ruolo di “Manager formatore”. Fondirigenti ha indagato competenze e modalità d’azione di questonuovo modello di leadership e, il prossimo 16 maggio, al 54°Congresso Aidp, presenterà i risultati dei propri studi sul tema, discutendone con manager ed esperti.

In un contesto segnato da trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali sempre più rapide, le organizzazioni necessitano di nuovi modelli di leadership. I tradizionali approcci manageriali orientati al controllo operativo risultano ormai inadeguati per guidare l’innovazione e valorizzare pienamente il capitale umano.

Il Manager formatore emerge come risposta strategica a questa esigenza, rappresentando un autentico cambio di paradigma. Questa figura si distingue per il focus sullo sviluppo continuo delle competenze, l’empowerment dei team e la promozione di una cultura dell’apprendimento integrata nei processi lavorativi quotidiani. Non è solo un coordinatore, ma un vero facilitatore di crescita e mentore che contribuisce a costruire organizzazioni agili e resilienti.

Fondirigenti – il Fondo di Confindustria e Federmanager leader in Italia per la formazione continua del management – ha avviato un programma di ricerca su questo tema. La prima fase dello studio ha evidenziato come, specie nell’era della digitalizzazione e dell’innovazione continua, la capacità dei leader di promuovere l’apprendimento costituisca una fonte di vantaggio competitivo sostenibile, rendendo tutti i manager,  indipendentemente dal loro ruolo, attori strategici nell’ecosistema formativo aziendale.

La seconda fase della ricerca, attualmente in corso, si concentra sull’identificazione delle competenze distintive dei manager-formatori ad alta performance. Tra queste emergono, ad esempio, il self-directed learning e la learning flexibility, qualità essenziali per garantire l’agilità organizzativa. Lo studio mira a mettere a fuoco tali competenze e, inoltre, a definire KPI specifici per valutarne l’impatto sulla performance manageriale, giungendo a proporre un vero e proprio modello di sviluppo delle competenze del Manager formatore.

I risultati di questa ricerca saranno presentati il prossimo 16 maggio in due workshop organizzati da Fondirigenti nell’ambito del 54° Congresso AIDP. L’evento – a cui prenderanno parte Alessandro Chiesa (Ferrari), Francesco Garello (Geox) e Luigi Serio (Università Cattolica) – rappresenta un’opportunità di confrontarsi sulle principali evidenze della ricerca e discutere strategie concrete per implementare il modello del Manager formatore nei diversi contesti organizzativi.

 

Massimo Sabatini
Direttore Generale
Fondirigenti

 

 

 

 

 

 

 

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