Non sappiamo ancora che aspetto avranno le Risorse Umane di domani. Ciò che possiamo affermare già oggi con certezza è che saranno le scelte relative alla combinazione di processi e tecnologie HR ad avere il ruolo principale nel raggiungimento degli obiettivi di efficienza e motivazione del personale che il concetto porta con sè.
Intelligenza Artificiale, chat bot, social e analytics rivoluzioneranno davvero il modo in cui lavoriamo e ci relazioniamo con il personale? Oggi, la maggior parte delle grandi aziende ha già investito con maggiore o minore interesse in queste tecnologie, ma il semplice “possederle” non cambia le cose. È il modo in cui un’organizzazione le integra nella gestione delle Risorse Umane e, più generalmente, nei processi aziendali, a condizionare il successo dei programmi di innovazione. Tecnologie ben innestate su un sistema coerente di processi possono, infatti, innescare un circolo virtuoso di benefici. Facciamo un esempio: il cosiddetto channel of choice offre ai lavoratori la possibilità di scegliere come e quando utilizzare gli strumenti HR a loro disposizione. Esso – facilitando la fruibilità dei servizi HR da parte dei dipendenti e velocizzando i tempi di risposta alle loro richieste tipo grazie al machine learning – ha, inoltre, un impatto positivo sull’interazione dipendente – azienda. E le interazioni sono fonte di dati. L’automazione, quindi, non solo migliora l’operatività HR, ma assicura anche accuratezza nell’acquisizione ed elaborazione dei dati del personale. Le informazioni HR possono, poi, essere analizzate ed essere elemento di indirizzo per la strategia aziendale.
Un’altra opinione comune è che, nel futuro, l’employee experience sarà plasmata sul singolo dipendente, nella sua unicità individuale. Equipaggiati con processi HR ottimizzati e tecnologia all’avanguardia, saremo letteralmente in grado di scegliere in che modo lavorare. Certo, non tutte le tipologie di business si prestano ad un’idea flessibile di lavoratore, che esuli dalla presenza fisica sul luogo di lavoro. Si pensi ad alcuni tipi di attività commerciali, agli autisti o all’assistenza sanitaria. Tuttavia, la grande differenza tra passato e futuro risiederà nelle nuove molteplici modalità con cui i lavoratori potranno relazionarsi con il datore di lavoro e riprendere il controllo del proprio work-life balance, grazie alla digitalizzazione.
Che volto avrà dunque il futuro del lavoro?
Il dibattito è appena iniziato e si parlerà ancora a lungo delle opportunità, così come dei possibili elementi di attenzione, che possono scaturire dall’affiancamento quotidiano di ingegno umano e intelligenze artificiali. In NGA restiamo convinti promotori dell’innovazione tecnologica, considerandola in sé solo un fattore abilitante. Sta alle organizzazioni – quindi agli uomini – calarla nella realtà gestionale per elevare – non scoraggiare – il loro elemento umano e per migliorarne la quotidianità professionale. È questa la missione dei nostri Innovation Hub: sviluppare, con il sostegno dei nostri clienti, soluzioni e servizi HR che mettano al centro il dipendente e la sua soddisfazione, per un domani dell’HR altamente tecnologico ma profondamente umano.
Sabino Pisano
Director Italian Market, NGA Human Resources Italia
La conversazione continua al 48° Congresso Nazionale AIDP, Intelligenza artificiale Intelligenze umane Quando il plurale fa la differenza, ad Assisi, il 7 e 8 giugno.
https://congresso.aidp.it/
#AIDP2019
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