DOVE CI PORTA SCHUBERT?

Il Direttore Generale di un’azienda, avendo ricevuto un invito per un concerto (l’Incompiuta di Schubert) e non potendoci andare, regala l’invito al Direttore del Personale. Il giorno dopo chiede al Direttore del Personale se il concerto gli è piaciuto e per risposta, da bravo responsabile delle Risorse Umane, questo gli invia una relazione:

«Primo: durante considerevoli periodi di tempo i 4 oboe non fanno nulla, quindi si dovrebbe ridurne il numero e distribuire il lavoro sul resto dell’orchestra.
Secondo: i 12 violini suonano le medesime note, quindi l’organico dei violinisti dovrebbe essere drasticamente ridotto.
Terzo: non serve a nulla che gli ottoni ripetano i suoni che sono già stati eseguiti dagli altri».
E conclude: «Se tali passaggi ridondanti fossero eliminati, il concerto potrebbe essere ridotto di un quarto. Se Schubert avesse potuto tener conto di tali indicazioni avrebbe terminato la sinfonia prima di morire».

Noi siamo quelli che non vorrebbero mai vedere quel rapporto.
Noi siamo quelli che va dove ci porta Schubert.

Noi siamo Paolo Iacci, Presidente di Aidp Promotion e Sonia Rausa, Responsabile Comunicazione Aidp.

Insieme a noi quanti contribuiranno a far suonare il blog di AIDP.

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