Il capitale umano è la linfa vitale delle aziende: spesso ci troviamo a dover analizzare quali sono i fattori chiave per una gestione efficace dei talenti. E non è solo un tema di cultura interna, ma bisogna definire una vera e propria strategia di talent management volta a individuare le soluzioni e risorse necessarie, in un mercato del lavoro in continua evoluzione.
Per questo motivo come SAP abbiamo avviato lo studio “Workforce 2020” con Oxford Economics, intervistando oltre 2700 dirigenti e 2700 dipendenti in 27 Paesi diversi, con l’obiettivo di ampliare i nostri ambiti di analisi e comprendere come il mercato si sta evolvendo, quali sono i principali mutamenti demografici in corso e quali le capacità necessarie del manager del futuro.
Secondo l’83% dei dirigenti il capitale umano sarà sempre più flessibile e bisogna saper interpretare le nuove generazioni, talvolta incomprese, che sono il nuovo volto del lavoro. I giovani cercano un significato personale nel lavoro e si affidano alla formazione aziendale e al mentoring per lo sviluppo delle proprie abilità. I giovani esigono un feedback informale dai propri superiori con una frequenza del 50% superiore rispetto ai colleghi più senior. Infine, si preoccupano più degli altri di produrre un impatto positivo sulla società attraverso il proprio lavoro: per loro è più importante raggiungere un bilanciamento fra vita professionale e privata e cogliere opportunità di apprendimento e crescita, rispetto al singolo obiettivo legato alla redditività.
Chiaramente la nostra sfida come responsabili del personale sarà di tenere conto anche delle aspirazioni ed esigenze dei collaboratori più senior, definendo strategie di sviluppo modulabili e programmi che si adattino ai diversi target group, risultando perciò in linea con le diverse esigenze e per questo più efficaci e più utili per la crescita e il raggiungimento dei risultati aziendali.
Pietro Iurato, Direttore Risorse Umane di SAP Italia
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