Ammettiamolo: il business coaching sta diventando – se non lo è già – una vera e propria tendenza, una moda, all’interno delle aziende e non solo. Eppure, dietro questa grande attenzione c’è una convinzione importante che abbiamo maturato negli ultimi anni: il benessere delle persone è fondamentale per lavorare bene e per far sì che sul luogo di lavoro si riescano a superare le varie difficoltà. Per noi di Speexx, che ci occupiamo da sempre di formazione linguistica e di accrescere le competenze, poi, è una vera e propria missione.
Tramite questo articolo voglio provare a spiegarvi cosa contraddistingue il nostro modo di fare business coaching, cosa lo rende “diverso” e quanto contano aspetti come il perfetto “abbinamento” tra coach e coachee? E perché un’azienda oggi dovrebbe puntare (anche) sul business coaching?
Conciliare la formazione linguistica e il business coaching, in un’unica piattaforma
Speexx si occupa da diversi anni di formazione linguistica per manager e personale delle aziende e, solo nel 2022, ci sono state all’interno della nostra piattaforma 230mila sessioni one to one di formazione linguistica. Tematiche come le capacità comunicative, la leadership, l’ascolto attivo, la collaborazione, l’importanza di lavorare in team ci stanno da sempre a cuore e sono parte della formazione linguistica che offriamo e così, anche sulla spinta dei nostri stessi utenti – ossia di chi fa i corsi -, abbiamo pensato di ampliare la nostra offerta. La richiesta era di poter avere un contributo da parte della nostra piattaforma anche per sviluppare le soft skill. Sia gli utenti che gli HR ci chiedevano, infatti, di “spostare il focus” e questa richiesta ha incontrato il nostro favore tant’è che abbiamo deciso di lanciare anche questa linea di business.
D’altra parte, se vogliamo preparare le persone dal punto di vista del comportamento e indurre cambiamenti individuali a livello di leadership e di performance, dobbiamo puntare sul coaching. La formazione linguistica e il coaching hanno molti punti in comune: in entrambi i casi servono capacità comunicative (di fatto hard skill) che vanno allineate con le soft skill. Quello che abbiamo fatto è offrire una piattaforma che rientra in una strategia “blended” unica, una vera e propria people strategy.
Perché il business coaching oggi è sempre più importante? Quali sono le esigenze che lo scatenano?
Per rispondere a questa domanda, basta guardare fuori dalla finestra e vedere i cambiamenti che abbiamo intorno a noi, sempre più frequenti, dirompenti, con scenari che si modificano in continuazione: crisi pandemica, energetica, cambiamenti climatici hanno un impatto sul mondo del lavoro e sulle persone. Se andiamo con la mente al 2019, lo stesso smart working – oggi così diffuso – era inimmaginabile, ma adesso possiamo affermare con certezza che ha cambiato radicalmente il modo di collaborare e i rapporti con i responsabili, i colleghi ecc… Pertanto, lo stile e l’approccio alla leadership vanno adeguati a questo contesto. C’è la necessità di prendersi davvero cura delle persone, di ascoltare gli aspetti personali per non incorrere in fenomeni come il quiet quitting, le Grandi Dimissioni e così via.
Dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano diffuso nel maggio del 2023, è emerso come, nella conciliazione vita-lavoro, le persone si muovano secondo due approcci diversi: da un lato c’è chi punta sul work-life integration e chi sul work-life separation. C’è, chi trova la propria soddisfazione all’interno del lavoro e porta avanti una gestione integrata, chi, invece, separa nettamente i due campi. Questi due approcci, se non correttamente bilanciati, possono comportare degli “squilibri” ecco perché è necessario supportare le persone. Per affrontare situazioni simili, è quindi importante intervenire a livello individuale, culturale e di azienda e in questo il business coaching è uno dei “tool” da prendere in considerazione.
Nel contesto cui abbiamo appena accennato, c’è da inserire un’altra necessità che le persone oggi manifestano molto di più rispetto al passato: non tutte vogliono fare carriera (nel senso ascensionale del termine), ma, in linea con il loro purpose personale, preferiscono accedere a un tipo di carriera orizzontale che preveda un accrescimento in termini di competenze e conoscenze. E il fatto che le persone trovino o meno un senso in quello che fanno è qualcosa cui le aziende devono prestare tantissima attenzione.
Come si dovrebbero approcciare le aziende al business coaching?
Se vogliamo “trasformare” un’azienda dobbiamo affrontare un processo di change management che, però, non può – almeno nelle fasi iniziali – riguardare tutte le persone perché il business coaching richiede un grosso impiego di risorse. I coach che Speexx offre sono tutti certificati, hanno una lunga esperienza, anche in ottica business, pertanto, se un’azienda vuole introdurre un cambiamento, ha senso che il business coaching coinvolga i leader. Per leader non intendo tanto chi occupa una posizione gerarchica, ma chi incarna una leadership in un determinato contesto. Se un’azienda vuole evolversi per esempio a livello di diversity & inclusion, è importante coinvolgere in un processo di business coaching delle persone che hanno delle responsabilità specifiche in tal senso.
C’è, poi, da considerare un altro aspetto: le aziende non dovrebbero puntare solo sui cosiddetti “grandi talenti”. Molto spesso, infatti, si tratta di persone che, già di loro, sono molto preparate. Ha molto senso coinvolgere persone che non sono in prima fila, magari sono dei buoni performer, ma non necessariamente “talenti”. Tutto questo perché dobbiamo evitare che le persone perdano di vista la motivazione insieme agli obiettivi dell’azienda. Ciascuno ha un talento, questo talento va rilevato, va sdoganato, e per farlo bisogna lavorare anche e soprattutto sull’intelligenza emotiva.
In cosa si differenzia il business coaching di Speexx dagli altri?
Innanzitutto nella metodologia. Con l’azienda che manifesta una necessità di coaching – che offriamo online e fruibile sia da desktop che da mobile tramite l’app – portiamo avanti un “focus alignment” che consta di 4 aspetti:
- tutti i coach che selezioniamo e mettiamo a disposizione dell’azienda hanno i livelli più alti di certificazione ed esperienza di business sul campo;
- la nostra proposta di coaching è realizzata in sintonia con la strategia prevista dai responsabili HR. Si inizia con un incontro di allineamento tra HR, coach ed eventuali responsabili del business in modo da dare una direzione a tutto il percorso di coaching;
- mettiamo a disposizione una piattaforma online che è integrabile all’interno di piattaforme di HR intelligence per le quali rispettiamo tutti gli standard di integrazione, confidenzialità e sicurezza in merito ai dati che trattiamo. Un aspetto che per noi è tutt’altro che secondario;
- durante l’assessment iniziale, cerchiamo di capire con il coachee esattamente quali sono i suoi interessi e qual è la necessità che ha, dove può migliorare, quante volte ha necessità di fare degli incontri e tanto altro ancora.
In cosa consiste l’utilizzo in Speexx dell’AI per permettere il giusto matching tra il coach e il coachee
La piattaforma Speexx si avvale dello Speexx Matchmaker™, un sistema che, basandosi sulle qualifiche del coachee e sul suo background, permette di allineare il coachee con il coach più adatto. L’Intelligenza Artificiale suggerisce, infatti, all’utente coach esperti adatti agli obiettivi che la persona vuole raggiungere e alle sue esigenze personali e l’utente può scegliere tra questi.
Durante la prima sessione di coaching, il coachee quindi inizia il suo percorso definendo i loro obiettivi personali mentre in quelle successive si lavorerà per raggiungerli. Qualora il “match” non funzionasse, l’utente potrà scegliere un altro coach tra i 1500 coach multilingue certificati ICF nel network di professionisti Speexx.
Perché i manager apprezzano la modalità di business coaching online?
I manager apprezzano moltissimo la tipologia di coaching che proponiamo perché hanno a loro disposizione una persona qualificata con la quale avere un confronto, un esperto esterno con cui affrontare quello che sta a cuore in un contesto business: fare carriera, migliorare la collaborazione con il team. Il coach non fornisce soluzioni, ma aiuta a trovarle in modo molto concreto.
In quali contesti il business coaching online può essere particolarmente efficace?
Prima del 2020, come sappiamo, le sessioni virtuali non erano così diffuse, oggi i coachee raccontano di preferirle perché sono più efficaci. In questo modo, infatti, si può integrare una sessione di coaching, per esempio di un’oretta, nel flusso di lavoro senza dover stravolgere la propria giornata. Quando l’utente ha la necessità di spostare la sessione, può avvisare poco prima e fissarne un’altra nell’orario che gli è più congeniale. Il tutto in maniera estremamente flessibile, semplice, immediata.
Un altro aspetto del business coaching di Speexx è la possibilità di accedere, sia da parte del coach che del coachee, a una libreria di contenuti multimediali sulle tematiche scelte: video, e-book, attività di microlearning permettono di massimizzare l’apprendimento e trasformarlo in un vero lifelong learning. Devo dire che, avendo partecipato io stesso a sessioni di coaching, si tratta di qualcosa di molto utile. Speexx, inoltre, permette anche di personalizzare tali contenuti: se un’azienda ci chiede determinate pillole formative, possiamo sviluppare degli elementi ad hoc.
La piattaforma di Speexx permette uno scambio continuo tra coach e coachee grazie anche al fatto che nella piattaforma si può comunicare anche via chat: ci sono coach che inviano così feedback, fanno delle domande, invitano i coachee a fare delle riflessioni su determinati aspetti e così via. Inoltre, il coachee, tramite la chat, può suggerire al coach l’argomento della prossima sessione.
Quando il business coaching può fare la differenza
Con il business coaching stiamo cercando di creare un impatto umano che possa fare il più possibile la differenza. Il digitale è il mezzo che rende i processi molto più fluidi, ma se le persone che ci sono dietro, come i business coach, non sono i migliori né tantomeno sono allineati con l’azienda e i suoi obiettivi di business, allora il coaching perde molto. Ecco perché più che pensare a voler fare business coaching, bisogna pensare a che tipo di coaching si vuole e a dove si vuole arrivare.
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