Il segreto di un manager efficace? Saper ascoltare

I percorsi strutturati di counseling e il loro ruolo strategico nel migliorare produttività dei collaboratori e benessere organizzativo all’interno dell’azienda

Quanti manager si interrogano realmente su come stiano i loro colleghi e quali siano i fattori che influenzano il benessere in azienda?

Di fronte a fenomeni sempre più attuali che ci parlano di una progressiva disaffezione e incremento dei livelli di stress tra i lavoratori anche in Italia, è importante mantenere l’attenzione alta non solo nel registrare il dato, ma anche nell’indagarne le cause. Ascoltare le persone per poter avere una comprensione più chiara e profonda di come si sentono e individuare strategie efficaci per migliorare il benessere emotivo della popolazione aziendale, con benefici importanti anche sul livello di engagement e di produttività.

Su questo tema alcuni spunti interessanti emergono dalla ricerca che analizza le evidenze emerse nell’ambito di Balance, il servizio di supporto psico-relazionale che JOINTLY mette a disposizione delle aziende con le quali collabora.

In particolare, dal report emerge come l’ascolto organizzativo, ovvero l’attivazione di canali di comunicazione e ascolto, rappresenti uno strumento essenziale per costruire relazioni di lungo termine con i propri collaboratori, anche attraverso percorsi strutturati di counseling psicologico dall’efficacia maggiore nel rafforzare il rapporto lavoratori-azienda, rispetto alla pratica di semplice copertura delle spese terapeutiche.

Anche perché, come confermano i dati del nostro Osservatorio, le problematiche rilevate variano molto a seconda del ruolo, dell’età e dell’anzianità in azienda.

Se infatti i temi più problematici per impiegati, quadri e dirigenti riguardano la sfera personale, l’impatto è ancora più delicato per le persone nella fascia tra i 30 e i 50 anni alle prese con la difficoltà di conciliare impegni lavorativi e responsabilità di cura. L’organizzazione aziendale è invece spesso la criticità principale rilevata dagli under 30 che, in molti casi, faticano a comprendere contesto e procedure aziendali. Gli over 50 soffrono soprattutto le relazioni sul lavoro, il rapporto con i colleghi più giovani e i diversi approcci.

Per gestire in maniera efficace queste problematiche è fondamentale che le aziende scelgano di affrontare e non delegare il malessere, valorizzando anche i momenti di fragilità come fonti progettuali di crescita. Allo stesso tempo è necessario dotarsi di strumenti, occasioni, canali e modalità di ascolto organizzativo continuativo, favorendo l’acquisizione di questo tipo di competenze da parte dei manager, per trasformare la comprensione le criticità in opportunità di crescita e di consolidamento del rapporto con i propri collaboratori.

Francesca Rizzi,
CEO e Co-Founder di Jointly

 

 

 

 

 

 

 

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