Il ritratto dell’HR Leader: people manager, innovatore e business partner dell’impresa

Il ruolo di responsabile del personale è sempre più centrale per il successo aziendale, sia come agente del cambiamento sul piano dell’innovazione, sia come perno dell’equilibrio economico-finanziario. Anche questo si evince dall’Osservatorio Zucchetti HR 2025.

I dipartimenti HR, in questo momento storico, riescono concretamente a promuovere

l’innovazione in azienda a supporto della crescita aziendale e del continuo miglioramento?

Per la maggior parte dei responsabili del personale la risposta è affermativa, stando alle conclusioni tratte dall’Osservatorio Zucchetti HR 2025, l’indagine condotta ogni anno dalla prima azienda italiana di software su un campione nazionale di oltre 1.200 aziende, fortemente eterogeneo per dimensione, area geografica e categoria merceologica.

Gli HR Manager si sentono sempre più coinvolti a livello strategico, in quanto la responsabilità del loro ruolo non si ‘limita’ più a un efficiente amministrazione e gestione del personale, ma richiede la capacità di diventare un vero e proprio agente del cambiamento dei processi aziendali, di liberare la spinta all’innovazione per contribuire a rendere l’impresa più competitiva e, di conseguenza, a migliorare le performance in termini di ricavi e redditività.

Per ottenere questi obiettivi il percorso obbligatorio passa dalla consapevolezza di svoltare in direzione ‘HR data driven’, ossia la necessità di utilizzare, condividere e analizzare i dati in modo dinamico, semplice, veloce e predittivo con l’obiettivo di prendere e suggerire decisioni in modo consapevole e tempestivo.

Solo in questo modo, infatti, ossia traendo valore dalle informazioni provenienti dai vari reparti aziendali (non solo quelle in suo possesso), il dipartimento HR ha la possibilità di dimostrare l’impatto delle risorse umane non solo sull’equilibrio organizzativo, partendo dall’ottimizzazione di attività quali l’attrazione e la selezione dei migliori candidati fino ad arrivare all’onboarding, alla formazione, al talent management e alla fidelizzazione delle persone, ma anche sull’equilibrio economico e finanziario dell’azienda, diventando sostanzialmente  il principale business partner dell’impresa.

Inoltre il manager HR deve farsi anche ‘ambassador’ della trasformazione digitale a tutti i livelli, perché l’innovazione nasce dall’ascolto e dal confronto reciproco, limitando l’approccio gerarchico ormai non più attuale per rispondere velocemente ai continui stimoli esterni all’organizzazione: solo così si può arrivare a una sintesi che permetta di premiare le idee migliori.

Con questo scopo è nata la piattaforma “Zucchetti Innovaction”, un potente strumento integrato nel portale HR e che, grazie anche al contributo dell’AI, consente di gestire e ottimizzare i processi per l’innovazione aziendale. Dall’apertura di nuove campagne d’innovazione, alla raccolta delle idee, fino alla valutazione delle stesse e allo sviluppo di quelle ritenute più idonee nel processo di valutazione. Tutto questo favorendo lo sviluppo delle competenze e dei talenti del personale, aumentando il loro coinvolgimento e motivazione e stimolando la creatività e l’adozione di nuove strategie; così migliora la competitività e la capacità di adattamento dell’azienda e si conferma il cambio di paradigma, da human resource a human revolution.

Luca Stella,
Innovation Manager BU HR & Strategic Alliances di Zucchetti

 

 

 

 

 

 

 

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