Il mondo educational è in forte espansione in Italia e vale 4.5 miliardi all’anno. Crescita dettata dalla necessità dei professionisti di aggiornarsi e acquisire nuove competenze. Per questo Digit’Ed sta ampliando la propria offerta, investendo in prodotti innovativi e acquisendo realtà strategiche
La formazione, oggi più che mai, ha un valore strategico per l’intero settore industriale italiano. Rappresenta un mercato con un grande potenziale da valorizzare, basti pensare che in Italia ogni anno l’education vale circa 4,5 miliardi di euro, con una forte spinta (sempre maggioritaria) proveniente dal canale digitale che sempre più traina anche la produttività aziendale: stima Unioncamere che coloro che investono nelle tecnologie digitali aumentano la produttività fino al 12%.
Una crescita frutto della necessità che il 30-40% della forza lavoro ha di modificare occupazione e implementare le proprie competenze. Elementi testimoniati dai risultati della prima edizione del “Fondo Nuove Competenze” (fondo pubblico gestito da ANPAL, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro): 14mila aziende hanno fatto ricorso a questo strumento, per un totale di 700 mila lavoratori coinvolti in processi di formazione e riqualificazione. Numeri che testimoniano una volontà e un bisogno sempre crescente nel nostro Paese.
Per rispondere a queste necessità di upskilling e reskilling degli italiani, Digit’Ed mette la sua expertise al servizio dei professionisti: un network di oltre 300 faculty provenienti dalle migliori istituzioni italiane accademiche e non, 10 sedi in tutta Italia, 500 progetti annuali di formazione e più di 10.000 titoli formativi, solo per citare alcuni numeri. L’obiettivo è chiaro: creare il polo nazionale di riferimento per grandi aziende, istituzioni e privati. Per questa ragione, la società sta investendo in continue acquisizioni (ne sono un esempio Treccani Accademia e Accurate), implementando il proprio business e offrendo soluzioni in grado di rispondere anche alle più recenti richieste del mercato lavorativo, sempre più orientato verso tematiche ESG e di digital transformation. Attualmente, infatti, è significativa la difficoltà delle imprese di trovare talenti: recenti stime Unioncamere-ANPAL mostrano come per una posizione su 3 le aziende fatichino ad individuare il giusto candidato. Le motivazioni nel 57% dei casi a causa del ridotto numero di laureati, nel 37% per inadeguatezza delle risorse. Numeri che avvalorano il grande bisogno di formazione e aggiornamento.
Uno dei pilastri della strategia Digit’Ed è il continuo investimento in innovazione, un must per offrire un’opportunità di crescita e aggiornamento ai professionisti e alle aziende, collaborando con il Top Management per tracciare un percorso ben definito e raggiungere gli obiettivi aziendali anche grazie al supporto della formazione. Una collaborazione con il mondo corporate che sostiene lo sviluppo delle risorse fin dalla loro assunzione, accompagnandole attraverso un percorso di crescita professionale, vincente sia per l’azienda che per il dipendente.
La nostra economia e le nostre imprese hanno bisogno di nuovi professionisti, su cui Digit’Ed è pronta a scommettere puntando sul capitale umano, elemento imprescindibile per creare valore.
DIGIT’ED ti aspetta al 52° Congresso Nazionale AIDP, il 12 e 13 maggio a Firenze!
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