Lavori, Rete ed Emozioni

In economia si parla di Asimmetrie Informative per giustificare spesso l’imperfezione dei mercati.

Ho sempre pensato quando studiavo sofisticati modelli matematici nei due anni post laurea che qualcosa sfuggisse agli studiosi più che al mercato.

Il mercato è fatto di emozioni e dubito possano essere ridotte ad equazioni.
Le equazioni che hanno creato la rete hanno reso ancora più imperfetto il nostro famoso mercato.

Quello a cui stiamo assistendo oggi ci mostra da un lato una grande connessione, ipotetica e reale, dall’altro ampi coni d’ombra dove le persone si muovono. Voglio dire che ancora di più si è ampliata la differenza tra chi vede, sente dove stiamo andando e chi non ne ha la più pallida idea o semplicemente crede che, crisi a parte, tutto sia come prima.

Non lo è. I dinosauri del 2000 stanno per essere spazzati via.

Parliamo ancora di home working o flessibilità quando in realtà cambierà persino il concetto di grande azienda che potrebbe diventare una sorta di grande connessione di rete in assenza di spazi fisici.

Siamo pronti per questo? Lo sono coloro che lo stanno vedendo possibile, coloro che, con molti meno mezzi necessari di prima, lo stanno realizzando.

La fisica quantistica ha ormai provato che l’Universo è un campo di coscienza in cui tutti noi siamo connessi ancora prima che in rete.
Queste nuove consapevolezze scientifiche risveglieranno la nostra archetipale consapevolezza su cosa sia l’essere umano e i valori premianti.

Ecco, è in questo nuovo scenario emozionale, che andremo a inserire nuovi lavori e che nuovi lavori realizzeranno tale scenario emozionale.

Complesso? In realtà è il più bel periodo storico in cui potevamo vivere perché vedremo realizzarsi non solo tecnologie impensabili ma perché l’uomo avrà la chance sublime di realizzare la sua reale missione di vita, forse in una sola vita. Questa.

Luisa Bagnoli Managing Director Beyond International

 

 

 

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