Il valore del Welfare aziendale

Premi detassati e benessere condiviso: il valore del welfare aziendale per lavoratori, impresa e territorio.

In Italia, per il mondo del welfare aziendale, si apre una nuova fase. Grazie alle opportunità previste a livello legislativo e alla rivoluzione digitale degli strumenti di welfare, oggi sempre più aziende (anche le PMI) possono pensare di introdurre un piano di servizi ai dipendenti.

Si tratta di un percorso inaugurato dalle multinazionali, che oggi vede sempre più coinvolte le piccole e medie imprese. Questo anche grazie al sostegno del Governo, che, con la Legge di Stabilità, ha introdotto un nuovo regime fiscale per i premi di produttività – completamente detassati se erogati sotto forma di servizi welfare – e l’ampliamento del ventaglio di beni e servizi erogabili dal datore di lavoro.

Oggi del panorama del “Secondo Welfare” fanno parte moltissimi servizi, dal più tradizionale e diffuso, ovvero il buono pasto, ai buoni acquisto, fino a piattaforme che permettono di accedere a polizze sanitarie integrative, cure mediche e altri strumenti di sostegno al reddito familiare a seconda delle personali esigenze. Grazie alla tecnologia, infatti, è possibile ipotizzare piani di welfare personalizzati, su misura del budget dell’azienda e cuciti sulle richieste ed esigenze del singolo dipendente. Tutte le aziende, anche quelle con i budget meno ingenti, hanno quindi la possibilità di investire sul benessere del dipendente, attivando così meccanismi d’incentivazione.

È importante ricordare che il Secondo Welfare non va inteso soltanto come investimento economico per i dipendenti, ma, in senso più ampio, come capacità di ascolto del proprio team, valorizzazione della forza lavoro e, allo stesso tempo, come strumento di crescita per l’intero contesto, anche territoriale, in cui opera l’azienda

Guardando ai risultati della ricerca condotta nel 2015 dall’Università Cattolica per conto di QUI! Group, si comprende l’importanza dei piani di welfare integrativi. Su un campione di HR manager italiani, provenienti da aziende di ogni dimensione, l’80% ha riconosciuto i benefit come elemento fondamentale per un miglior clima in ufficio e il 77% ha attribuito loro il merito di un aumento della produttività.

I benefici sono chiari, ora non resta che aprire un tavolo di discussione su come ottimizzare le proposte del governo. A supporto, si sta formando un vero e proprio mercato del welfare aziendale, fatto di figure specializzate (come il welfare manager in azienda) e di imprese che danno consulenza e offrono soluzioni per veicolare i servizi al dipendente.

Chiara Fogliani Consigliere di amministrazione Welfare Company

 

Spunti e anticipazioni dal
Congresso #AIDP2016 Scommettiamo su Persone e Lavoro!
Bari, 27 e 28 maggio 2016

 

 

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