HR e Analytics ESG: quando i dati trasformano la sostenibilità in valore

I dati ESG diventano un asset strategico per le imprese: migliorano l’accesso al credito, supportano decisioni e investimenti e rafforzano la reputazione. La funzione HR è il motore del cambiamento, connettendo persone, processi e tecnologia per trasformare la sostenibilità in valore duraturo

Nel mondo delle Risorse Umane, e in quello delle aziende in senso lato, si rafforza una consapevolezza: la sostenibilità è una leva concreta di crescita e di sviluppo, che incide sul valore dell’impresa. Per quanto oggi ci siano voci che dipingono questo tema come in declino – al pari di un “falso mito” al quale le imprese avrebbero aderito per obbligo o per moda, più che per convinzione – la realtà è che i criteri ESG si stanno confermando un fattore strategico e competitivo, il presupposto di una nuova rivoluzione industriale che nell’UE è sostenuta da politiche e da standard sempre più chiari.
Pensiamo all’esempio più ricorrente, quello dell’efficientamento energetico: una priorità “green” che apre opportunità anche sul piano operativo e del cost saving, e si accompagna alla digitalizzazione dei processi nell’ottica della cosiddetta twin transition: abbattere consumi e impatto ambientale non è possibile senza strumenti tecnologici che permettano di misurare, monitorare e migliorare.

Ma sarebbe un errore (ecco un vero “falso mito” da sfatare) pensare che la riflessione sui fattori ESG ruoti esclusivamente attorno alla E di Environment, cioè l’ambiente. Hanno un peso ugualmente rilevante anche la S di Social (che misura quanto l’azienda crea valore sociale, impattando sulle persone: in primis i dipendenti – e qui l’HR ha un ruolo fondamentale – ma anche clienti, fornitori e comunità) e la G di Governance, che ruota attorno alle decisioni responsabili, alla prevenzione dei rischi, alla stabilità e alla credibilità nel lungo periodo. E anche in questo caso entra in gioco l’analytics ESG, fattore abilitante per la trasformazione.
I dati ESG, infatti, non solo permettono di adempiere agli obblighi di legge, ma influenzano numerosi fattori chiave. Sono essenziali per dimostrare a clienti e partner di filiera, attraverso indicatori misurabili, il proprio livello di sostenibilità. Migliorano la valutazione patrimoniale e l’accesso al credito (pensiamo ai nuovi criteri di merito creditizio indicati da EBA, che premiano chi monitora i parametri ESG e presenta una reportistica utile agli istituti di credito). Supportano gli investimenti strategici. Aumentano l’attrattività dei talenti.

In questo scenario, strumenti come HE Analytics di INAZ diventano alleati fondamentali per rendere misurabile e visibile (attraverso l’uso di dashboard dinamiche e intuitive) l’impatto delle strategie aziendali, trasformando la sostenibilità in un percorso concreto, basato su dati utili e affidabili.
Ma il successo di queste iniziative non si gioca solo sulla tecnologia. Qualsiasi cambiamento si basa sulle persone, ed ecco che la funzione HR assume un ruolo chiave, perché deve creare coinvolgimento, cultura condivisa e collaborazione interfunzionale, connettendo reparti come finance, operations, compliance, IT e comunicazione. L’HR è il punto di snodo di queste interazioni, il luogo dove i dati sul personale vengono raccolti, condivisi e messi a disposizione delle altre aree.
Così la sostenibilità si fa strategia, motore di crescita e di sviluppo capace di durare nel tempo.

 

Ludovica Busnach
Consigliera INAZ con delega all’internazionalizzazione, M&A, ESG e sostenibilità, rapporti associativi

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