Nuovi Sguardi e Prospettive per Ri-generare il Senso della Vita!
Eccoci qui! Alla quarta edizione di #SpazioCounselingPerTe avviata a ottobre 2023 in AIDP Lombardia al servizio del Bene Comune. Nel 2020 in piena pandemia abbiamo deciso di sostenere il nostro network associativo con un servizio di Counseling per affrontare la crisi emergente e le nuove sfide. Una iniziativa in linea con la nostra missione CSR: persone e dignità umana al centro così come la cultura della partecipazione e della solidarietà. Una relazione di aiuto professionale, un percorso di 5 incontri di counseling pro-bono, in remoto con frequenza quindicinale, per i nostri soci, giovani e meno giovani. L’iniziativa è gestita in collaborazione con 3 Scuole di Counseling associate ad AssoCounseling, con 30 counselor in formazione e 3 Supervisori dedicati. Lo sportello, aperto da ottobre a giugno, ha accompagnato 183 soci-counselee. Ogni anno accogliamo voci e testimonianze dei partecipanti attraverso una survey quali-quantitativa alla quale partecipa il 75%.
In tutte le edizioni il gradimento del processo e dell’intervento è superiore al 95%, ogni anno il team interno ed esterno supervisiona le aree di miglioramento per creare un servizio sempre più efficace.
Nel grafico allegato, sul trend del Benessere percepito pre e post-intervento, si nota come le persone all’inizio sentono un livello tra il 5 e il 6 e manifestano, alla fine del percorso, un miglioramento in media di 2 punti
L’esperienza è raccomandata dal 100% esplicitando che… “è uno strumento di supporto e di aiuto, di ascolto e riflessione sicuro e senza giudizio, uno spazio di confronto e dialogo per prendersi cura di sé conoscersi meglio, un viaggio dentro di sé per riflettere su chi siamo e chi vogliamo essere, un percorso di sviluppo di maggiore consapevolezza e coscienza di sé, una occasione di esplorazione per mettersi in discussione e di crescita molto arricchente, un servizio per apprendere tecniche e strumenti nuovi, un tempo generativo per ricentrarsi e mettere a fuoco le criticità che bloccano, una possibilità per trovare nuovi equilibri di benessere, uno stimolo a creare coerenza tra pensieri e azioni, un sostegno per attivare le risorse e sviluppare nuovi punti di vista e prospettive”.
- Pensieri e convinzioni limitanti della terza edizione:
Valorizzazione di sé (37%), Influenza del giudizio degli altri (22%), Rigidità di pensiero (22%), Rapporto con il tempo (19%)
- Emozioni ‘aggregate’ in movimento della terza edizione
All’inizio: curiosità (70%), timore (18%), confusione (12%)
Alla fine: consapevolezza (51%), serenità (28%), soddisfazione (21%)
Alcune narrazioni trasformative in sintesi…
Darsi merito: “Con maggiore fiducia in me stessa e nelle mie capacità non ricerco più l’approvazione degli altri a discapito dei miei desideri”
Riformulazione di limiti: “Ho trasformato il mio pensiero che per lavorare bene bisogna lavorare 15 ore al giorno e che lavora bene solo chi porta fatturato’’
Rapporto con il lavoro: “Ho aumentato la consapevolezza, è l’inizio di un cammino per trovare un equilibrio più sostenibile e piacevole”
Equilibri negli scambi: “Trovare spazi di cura per me fa bene, resta da gestire il carico di lavoro, imparo maggiore assertività, a dire di no senza sentirmi in colpa
Proattività nel rispetto di sé: “Non mi occupo solo del raggiungimento del risultato, sono più rispettosa delle mie esigenze”
Empatia alla giusta distanza: “Non preoccuparsi troppo delle emozioni degli altri a detrimento delle proprie energie”
Resa a quello che posso fare: “Consapevole dei miei limiti, fiero di non nasconderli ma capace di colmarli con il giusto tempo”
La responsabilità di chiedere: “Ho elaborato la convinzione secondo cui chiedere spiegazioni su attività da svolgere sminuisce il mio valore professionale e condiziona possibili scatti di carriera”
Quattro narrazioni trasformative estese…
TIZIANA VILLA – HEAD OF HR – BYSTRONIC AUTOMATION
Le risorse: una connessione preziosa tra vita e lavoro!
Un viaggio di benessere e consapevolezza inaspettato, ho messo al centro me stessa come persona all’interno del sistema famigliare e genitoriale. Il punto di partenza: una relazione conflittuale con mio figlio, non faceva mai abbastanza nello studio, non era come me un po’ secchione! Non lo vedevo, lo giudicavo, non lo accettavo veramente nella sua diversità, proiettavo su di lui ‘altro’ della mia infanzia e del mio genogramma, non riuscivo a stare alla giusta distanza emotiva. La credenza che più studi più avrai successo mi imponeva di verificare tempi e modi di gestione dei ‘compiti’ . Mi sono resa conto in questo percorso di quante risorse avevo al lavoro e con i miei collaboratori che si indebolivano a casa nel ruolo materno, portavo una pesantezza che faceva stare male entrambi. Ho visto le dinamiche comunicative ricorrenti che mi limitavano, ho imparato ad attivare anche con lui ascolto attivo e inclusione, ho lasciato andare le zavorre delle aspettative. Mi sono sentita più calma e leggera, la nostra relazione è rifiorita: ho dato fiducia e autonomia, ora lui mi cerca e mi vuole vicina quando studia.
GABRIELE BONACOSSA – HEAD OF HR – IL PRA
Un’anima irrequieta alla ricerca del proprio motore immobile!
Sono entrato con curiosità portando una irrequietezza che mi accompagna da sempre nella ricerca di stimoli alla crescita. Mi definiscono un mare apparentemente calmo attraversato da correnti sotterranee impetuose. Volevo mettermi in gioco, comprendere se cercavo il cambiamento come riempitivo per evitare altri bisogni soffocati o era una mia scelta di senso. Il percorso mi ha reso più sereno, più consapevole del mio bisogno di apprendere e imparare, arrivando anche a considerarlo come un mio talento e un valore. Ritengo il counseling un luogo di ascolto, accompagnato da tecniche che spingono alla riflessione aprendo la mente. Nonostante sia irrequieto ho cambiato poche aziende ma ho sempre ricercato nuovi progetti, la perseveranza e la disponibilità sono mie risorse preziose che ho rigenerato in questo spazio, apprezzando la mia innata fiducia nell’essere umano. Ho attraversato la paura di non riuscire a stare fermo, ho compreso quali credenze attivavo sulle conseguenze immaginate. La consapevolezza che ho sviluppato è che cerco una spinta gentile per partire e l’ho trovata nel mio sé, nel centro vitale, nel mio motore immobile che muove la mia vita.
CHIARA LAURA BONOMO
Tra fallimento e fraintendimento: il viaggio di Polyanna!
Quando nella vita va sempre tutto bene (o ci si ritiene fortunati?), quando hai sviluppato il modo di vedere di ‘Polyanna’, sempre in positivo nonostante le avversità, allora riesci sempre a mobilitare le risorse necessarie per superare le criticità che si presentano. Ma se arriva un fallimento è pesantissimo da sorreggere, perdi l’equilibrio, tutto mi sembrava torbido intorno! Ho provato una profonda sofferenza e non avevo strumenti noti per affrontarla. Spesso partiamo in quarta, prendiamo decisioni sull’onda delle aspettative di altri, pensiamo di non poterci esimere dal fare, senza soppesare pro e contro, senza analizzare il contesto, i bisogni veri e profondi da soddisfare, i valori da rispettare, le diverse prospettive possibili davanti a un bivio. Questo percorso ha riattivato la compassione per me stessa, mi ha permesso di chiarire che si trattava di un fraintendimento sulle premesse e non ho colto nella fretta i segnali deboli, le mie risorse erano sempre un punto di forza a sostenermi. La propria collocazione nel mondo trova radice nel nostro autentico proposito di vita. Le parole chiave di questa narrazione trasformativa sono: ascolto, autenticità, libertà di scelta, cautela, centratura, giusta distanza, coerenza, senso!
ALBERTO LEGNANI – Personnel Administration Specialist
Esco dal dilemma: vado o resto?
Vivevo una situazione di malessere, confusione e demotivazione dopo più di 20 anni di servizio nella stessa azienda. Non c’erano più stimoli e collaborazione per la crescita. C’è stata subito sintonia con le due counselor, il sistema della doppia prospettiva è stato molto efficace. La loro disponibilità ad adattarsi alle mie necessità e l’abilità a formulare domande potenti mi hanno fatto riflettere su quali fossero le mie priorità. Era ora di dare importanza al mio benessere ed uscire dalla mia comfort zone per mettermi in gioco e cercare un nuovo destino professionale. Ho preso così coscienza di quali fossero i requisiti per scegliere la mia nuova azienda, scoprendo che l’aspetto economico poteva restare in secondo piano. Il lavoro di introspezione ha messo in luce i miei punti di forza, mi ha permesso di osare guardare fuori e mobilitare le mie risorse. Con maggiore chiarezza e consapevolezza ho ottenuto un nuovo ruolo in linea con le mie aspettative già al primo tentativo.
Grazie dal cuore a tutti NOI che lo abbiamo reso possibile!
Potete leggere l’elaborato integrale della survey QUI!
E la storia continua… quarta edizione in campo!
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