Contrattazione di secondo livello: un’opportunità per avvicinare le posizioni di datori di lavoro e lavoratori.

La contrattazione collettiva di secondo livello viene utilizzata per integrare il CCNL alla luce delle esigenze specifiche delle singole aziende. In determinati casi è consentito stipulare accordi di secondo livello derogatori, anche in senso peggiorativo, alla disciplina del CCNL e della legge.

In un contesto in cui la flessibilità e l’adattabilità costituiscono esigenze sempre più sentite per le aziende, anche sul fronte della gestione dei rapporti di lavoro, la contrattazione collettiva di secondo livello costituisce un valido strumento per definire regole efficaci calate nella singola realtà aziendale. Attraverso la contrattazione di secondo livello, infatti, è possibile integrare le previsioni del CCNL nelle materie oggetto di delega da parte del CCNL stesso (ad esempio articolazione orario di lavoro, i premi di produzione, sicurezza e formazione, welfare, etc.) o della legge (ad esempio la disciplina del contratto a termine).

Una particolare tipologia di contratto di secondo livello è costituita dal contratto di prossimità con cui, a determinate condizioni, è possibile derogare anche in senso peggiorativo al CCNL e alla legge in materie inerenti all’organizzazione del lavoro e della produzione tassativamente indicate, quali l’orario di lavoro, le conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, impianti audiovisivi e introduzione di nuove tecnologie, la classificazione e l’inquadramento del personale. La funzione derogatoria è conferita solo alle intese, che possono essere sottoscritte a livello aziendale o territoriale, finalizzate alla maggiore occupazione, alla qualità dei contratti di lavoro, all’adozione di forme di partecipazione dei lavoratori, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitività e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all’avvio di nuove attività. Il contratto di prossimità ha una portata ampia, nel senso che ha efficacia erga omnes se sottoscritto sulla base di un criterio di maggiore rappresentatività.

In conclusione, il dialogo nell’ambito della contrattazione di secondo livello, anche a livello aziendale, costituisce un momento di confronto cruciale che consente di focalizzare l’attenzione sulle esigenze specifiche dell’azienda e dei lavoratori contemperando gli interessi delle parti; questo dialogo è certamente importante in situazioni contingenti, ma può essere utilizzato efficacemente anche in contesti di normalità per costruire un impianto di regole che possa sostenere gli obbiettivi di efficienza e funzionalità in orizzonti temporali più ampi.

La contrattazione di secondo livello, pertanto, costituisce una grande opportunità per le aziende che non devono tuttavia trascurare i limiti imposti dal legislatore per evitare pronunce di invalidità degli accordi.

 

Monica Rattone, Managing Associate Deloitte Legal

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